Non-finito è un complemento di arredo in marmo che nasce dalla volontà di raccontare il pensiero del grande Michelangelo Buonarroti: “Non ha l’ottimo artista alcun concetto ch’un marmo solo in sé non circoscriva col suo soverchio, et solo à quello arriva, la man che ubbidisce all’intelletto”. L’artista cioè non possiede nessuna idea che non sia già insita nel marmo, cui giunge solamente agendo con l’intelletto.
“Come una conca d’acqua che lentamente si svuota”, le sculture di Michelangelo sembrano emergere dalla pietra, che l’artista attacca dallo spigolo, lavorando il marmo non “per via di porre” ma “per forza di levare”. Lo stato di non-finito delle sculture michelangiolesche esprime l’energia con cui la figura tenta di liberarsi dal carcere della materia. Così, il progetto “Non-finito” si presenta come un blocco di marmo in cui le parti si alternano con modalità di lavorazioni delle finiture differenti, a dimostrare la contrapposizione degli elementi raffigurati: indomabilità della materia e perfezione dello spirito umano. Chi si approccia a questo piccolo oggetto è invitato a “liberare” la forma all’interno del blocco, svelandone con un sol gesto la funzione.